Il 19 ottobre Mark Mitchell, deputato del Partito Nazionale, ha dichiarato durante un intervista all’emittente nazionale RNZ che qualora non venisse accettato il divieto delle toppe per le bande neozelandesi, il governo prenderebbe in considerazione l’obbligo per i membri delle bande ad applicare del fondotinta sui loro tatuaggi offensivi facciali, pena l’arresto.
In Nuova Zelanda le bande esistono da decenni e gli ultimi dati della polizia parlano di circa 8.870 membri di 33 bande. La più grande si trova a Hawkes Bay, nata nel 1960 e ad oggi diffusa su tutto il territorio: il nome è Mongrel Mob ed è classificata come la gang più violenta di tutta la Nuova Zelanda. Inizialmente formata da giovani di origine europea, successivamente si è allargata includendo Maori e Polinesiani che possono essere riconosciuti dal loro simbolo: un bulldog inglese con un elmetto di ferro tedesco in testa, indossano bandane rosse, ostentano svastiche sui giubbotti e hanno il viso ricoperto di tatuaggi offensivie intimidatori.
Il deputato del Partito Nazionale ha fatto riferimento al divieto di tatuaggio delle bande imposto dall’Australia nel 2021, nella quale i membri delle bande possono coprirli con del trucco. Nonostante le buone intenzioni di Mitchell, la sua proposta fa discutere.
Mark Lauchs, docente associato presso la Queensland University of Technology, impegnato nella ricerca sulle gang in Nuova Zelanda e in Australia, ha sollevato interrogativi riguardo alla validità della proposta, notando che si tratta di una restrizione che non ha trovato paralleli in nessun altro stato.
“Vi è un punto in cui si supera l’efficacia della politica e ci si spinge verso normative concepite per generare imbarazzo,” ha dichiarato Lauchs, stabilendo un parallelo tra il divieto di tatuaggi in Australia e una proposta che obbligherebbe i membri delle gang detenuti a indossare uniformi rosa nelle carceri del Queensland. Un’altra critica alla legge riguarda la difficoltà della polizia neozelandese nel distinguere tra tatuaggi offensivi associati alle bande e quelli di natura culturale, soprattutto tra i Māori.
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