L’arte dei tatuaggi sta conquistando sempre più spazio sia in Europa che nel nostro amato Bel Paese. Ma c’è una sfida che affrontano coloro che scelgono di esprimere se stessi attraverso queste opere d’arte corporee: il pregiudizio nel mondo del lavoro. Nonostante il crescente numero di appassionati di tatuaggi, chi indossa un inchiostro permanente visibile rischia di essere penalizzato quando cerca un’opportunità professionale. È essenziale sottolineare che queste discriminazioni variano da settore a settore, dipendono dalla cultura aziendale e possono essere influenzate dalle leggi locali.
Ci sono diverse motivazioni che per la quale i tatuaggi possono incidere sulla carriera lavorativa:
Diverse testimonianze di persone come Melissa Sloan e Sylvaine Helaine spiegano come sia difficile avere tatuaggi per un posto di lavoro: nonostante i tatuaggi sono parte integrante dell’identità personale, Melissa sapeva che avrebbero potuto rappresentare un ostacolo in alcuni settori e presso alcune aziende. Ha deciso comunque di essere se stessa, ma questa scelta ha limitato le sue opzioni lavorative e sociali.
Sylvaine Helaine è un insegnante della scuola materna ed elementare alla quale hanno vietato di insegnare ai bambini dai 3 ai 5 anni per suoi tatuaggi. I genitori di un suo piccolo alunno hanno scritto una lettera in cui sostengono come il bimbo soffra spesso di incubi notturni a causa dell’aspetto del suo stravagante insegnante, spingendo i dirigenti scolastici a ricorrere alla sospensione di quest’ultimo.
Queste testimonianze fanno riflettere sul modo in cui i pregiudizi nei confronti dei tatuaggi visibili possono influire negativamente sulla nostra società nel suo complesso. Questi pregiudizi spesso ci portano a giudicare le persone sulla base dell’aspetto, piuttosto che sulla loro competenza, il loro impegno e il loro carattere. Quando i pregiudizi persistono, si crea un ambiente in cui ci si sente giudicati e insicuri per le proprie scelte personali. Questo può portare a problemi di autostima e benessere mentale, creando un circolo vizioso in cui si sente emarginato e discriminato.
Il giudizio basato sull’aspetto può oscurare il potenziale e la bellezza unica di ogni individuo, e che è nostro dovere abbracciare e celebrare la diversità in tutte le sue forme. Solo così potremo veramente prosperare come società.
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